Rossi (SIMG): “Non possiamo più permetterci milioni di malati e decessi evitabili”

«Non possiamo più permetterci 14 milioni di ammalati di influenza come la scorsa stagione. Non possiamo più permetterci che ci siano ancora dieci deceduti a settimana per Covid. Non possiamo più permetterci che l’RSV, sia nel bambino che nell’adulto fragile, comporti tante ospedalizzazioni e anche morti». Con queste parole Alessandro Rossi, presidente della SIMG, ha sintetizzato la necessità di una svolta nella prevenzione vaccinale per gli adulti.

Rossi ha ricordato che oggi «abbiamo tanti vaccini dell’adulto a disposizione», ma la loro gestione «deve rispondere a criteri diversi rispetto a quella pediatrica». Mentre nei bambini «la vaccinazione è universale», negli adulti «va selezionata per categorie di rischio: per età, per patologia o per condizioni di vita». Da qui l’esigenza di un’azione proattiva, che coinvolga pienamente la medicina generale, «primo attore di questa risposta».

Il presidente della SIMG ha illustrato i modelli organizzativi proposti dalla società scientifica: «Proponiamo modelli per la seduta vaccinale, la chiamata attiva, il counseling. Lo facciamo attraverso la nostra Scuola di Medicina Vaccinologica». L’obiettivo è garantire un’organizzazione capillare e flessibile, capace di adattarsi anche ai territori più isolati. «L’Italia è il Paese dei comuni dispersi – ricorda Rossi – e il 20% della popolazione vive in queste aree. Dove il medico di famiglia è presente, deve organizzarsi anche da solo, ma deve essere sostenuto da comuni e autorità locali in termini di spazi, personale e comunicazione».

Oltre all’organizzazione, per Rossi è cruciale la comunicazione: «Negli ultimi anni si sono fatti passi indietro nella percezione di sicurezza e utilità dei vaccini». Serve quindi una strategia di informazione che «aiuti la popolazione a comprendere la gravità delle malattie prevenibili e l’efficacia dei vaccini».

Infine, Rossi ha posto l’accento sulla formazione continua dei medici di medicina generale, considerandola una leva decisiva per il futuro: «Ogni anno escono nuovi vaccini, sempre più evoluti e sicuri, che vanno conosciuti. Per questo la SIMG ha avviato un percorso formativo articolato, con corsi residenziali e online, che porta a una certificazione di medici esperti in vaccinazioni».

«La formazione della classe medica – conclude Rossi – è la risposta più solida, insieme all’organizzazione territoriale, per fare in modo che non ci siano più vittime e malati a causa di patologie che possiamo prevenire con i vaccini».

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